contenuti
Indice dei contenuti
- Descrizione del Programma
- Obiettivi
- Priorità
- Azioni
- Aree geografiche ammissibili
- Beneficiari
- Piano finanziario
- Stato dell’arte (ultimo aggiornamento: ottobre 2013)
- Terzo bando per la costituzione di reti tematiche
- Quarto bando per la selezione di reti pilota
- Strutture di gestione
- Progetti approvati del territorio regionale
Descrizione del Programma
URBACT II è un programma europeo di cooperazione interregionale finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (di seguito FESR) per favorire lo scambio di esperienze tra città europee diffondendo le conoscenze acquisite in materia di sviluppo urbano sostenibile. Il Programma Urbact II rappresenta la continuazione del programma di iniziativa comunitaria Urbact I creato nel 2002 al fine di mettere in rete le città beneficiarie di programmi europei a carattere urbano (Urban I, Urban II, Urban Pilot Projects) e di consentire lo scambio di esperienze grazie alla definizione di reti tematiche. Tra il 2003 e il 2006 sono stati sviluppati 38 progetti, tra i quali figurano gruppi di lavoro, reti tematiche, studi, programmi di formazione nei nuovi Stati Membri. Tali progetti hanno coinvolto 217 città di 29 Paesi. il 49% delle città coinvolte ha una popolazione inferiore ai 200.000 abitanti ed un terzo di esse è situato nei nuovi Stati Membri dell’Unione Europea.
Obiettivi
Il Programma Urbact II si pone come obiettivo generale il miglioramento dell’efficacia delle politiche per lo sviluppo integrato urbano allo scopo di implementare la strategia di Lisbona-Goteborg. Tale obiettivo generale si articola nei tre seguenti obiettivi specifici: a) agevolare lo scambio di esperienze e le conoscenze acquisite tra decisori politici ed esperti nel campo dello sviluppo urbano sostenibile e tra autorità locali e autorità regionali; b) diffondere le esperienze e le buone pratiche sperimentate nelle città europee e assicurare il trasferimento del know-how relativo al settore dello sviluppo urbano sostenibile; c) fornire assistenza ai decisori politici e ai professionisti nel definire i piani d’azione attinenti allo sviluppo urbano sostenibile.
Priorità
Gli obiettivi del Programma Urbact II sono declinati in tre assi prioritari, uno dei quali dedicato all’assistenza tecnica: asse prioritario 1: città motori di crescita e di occupazione - tema 1.1: promozione dell’imprenditorialità - tema 1.2: rafforzamento dell’economia dell’innovazione e del sapere - tema 1.3: occupazione e capitale umano asse prioritario 2: città attrattive e coese - tema 2.1: sviluppo integrato delle aree svantaggiate e a rischio - tema2.2: integrazione sociale - tema 2.3: problemi ambientali - tema 2.4: governance e pianificazione urbana asse prioritario 3: assistenza tecnica
Azioni
Gli obiettivi del Programma Urbact II possono essere raggiunti attraverso tre diverse tipologie di azioni: 1. Lo scambio di esperienze ed apprendimento potrà avvenire tramite la costituzione di reti tematiche, reti tematiche “fast track” e gruppi di lavoro caratterizzati da specifici requisiti di partenariato, durata e dotazione finanziaria. In merito alla costituzione dei partenariati si veda l’allegata tabella comparativa nella sezione “documentazione”). Le reti tematiche, coordinate e gestite esclusivamente da città europee, sono finalizzate alla elaborazione di raccomandazioni politiche per sostenere i membri del network nell’attuazione di metodologie innovative sul tema dello sviluppo urbano sostenibile. I gruppi di lavoro prevedono la partecipazione di diverse tipologie di operatori: autorità pubbliche locali, regionali, nazionali, esperti, università, centri di ricerca, reti nazionali o europee ecc. il cui obiettivo è l’elaborazione di prodotti e risultati da condividere tra i componenti dei singoli gruppi e che possano anche essere utilizzati da attori esterni ai gruppi di lavoro. Le reti “fast track” sono dei network coordinati e gestiti direttamente dalla Commissione Europea e fanno riferimento alle priorità tematiche indicate nell’i niziativa “Regioni per il cambiamento economico” della stessa Commissione. L’obiettivo di tali network è quello di effettuare un trasferimento diretto e mirato di pratiche di eccellenza o di specifici strumenti nel campo delle politiche urbane, già sperimentate in precedenza, a centri urbani che desiderino migliorare le proprie competenze nel campo dello sviluppo urbano sostenibile. 2. La capitalizzazione e la divulgazione delle conoscenze acquisite tramite: la costituzione di poli tematici, punto di riferimento per gli attori del Programma Urbact e, più in generale, dello sviluppo urbano; la definizione di la realizzazione di studi e ricerche su specifici temi stabiliti dall’Autorità di Gestione; la selezione di esperti tematici sia a livello di singoli progetti che a livello di Programma. 3. La Comunicazione. Il Programma Urbact II promuove la realizzazione di siti web e l’organizzazione di conferenze annuali e regionali, la stampa delle principali pubblicazioni nelle lingue nazionali al fine di assicurare la più diffusione delle conoscenze acquisite. Una delle principali novità del Programma Urbact II è rappresentata dal requisito che ogni partner, riunendo gli stakeholders adeguati, istituisca un Gruppo di Supporto Locale (di seguito GSL) e crei un Piano d’Azione Locale (di seguito PAL), ovvero una sorta di “tabella di marcia” concreta che possa offrire una serie di soluzioni utili ad affrontare gli argomenti identificati all’inizio del progetto Urbact. I GSL, che operano per ottimizzare l’impatto dello scambio transnazionale di buone pratiche fra città, sono chiamati a verificare che le idee che emergono dal progetto siano realistiche e “validabili” a livello locale. In merito alla composizione dei GSL va precisato che non esiste un formato standard. Gli obiettivi, le attività e la composizione dei GSL dipendono dalla tematica del progetto, dalla natura delle attività di scambio proposte e dalla natura delle necessità e dell’esperienza locale. Altra peculiarità del Programma Urbact II è la designazione, da parte del Lead Partner, di un Lead Expert che dovrà supportare i partner durante tutto il ciclo di vita del progetto e dovrà partecipare alle attività previste a livello di Programma in nome e per conto della partnership progettuale. I Lead Expert vengono selezionati, a livello di Programma, tramite procedura pubblica.
Aree geografiche ammissibili
- Stati Membri UE (definiti Stati Membri). Possono beneficiare di fondi FESR - Norvegia e Confederazione Elvetica (definiti Stati Partner). I partner provenienti da questi due Paesi possono beneficiare dei fondi stanziati a livello nazionale. - Paesi IPA. I partners provenienti da Paesi candidati e potenzialmente candidati all’ingresso nell’Unione Europa possono beneficiare esclusivamente dei fondi derivanti dallo Strumento di Assistenza alla Pre-Adesione. - Altri Paesi. I partners di altri Paesi provvederanno attraverso propri fondi alla copertura dei costi derivanti dalla partecipazione al progetto.
Beneficiari
Possono partecipare al Programma Urbact II in qualità di partner i seguenti organismi: - città degli Stati Membri UE e dei due Stati Partner. Considerato che l’art. 8 del regolamento CE 1080/2006 cita le aree urbane ma non fornisce una definizione del termine “città”, nel contesto del Programma Urbcat iI termine città deve essere inteso in senso ampio e comprendere, ad esempio, le aree metropolitane, le città, i comuni, e le loro articolazioni interne (municipi, quartieri, rioni). In particolare, la partecipazione degli organismi infra-comunali è ammessa purché essi abbiano capacità giuridica e dispongano delle competenze necessarie per la sana gestione del programma. Altresì, il Comitato di Monitoraggio tramite procedura scritta n. 7 approvata il 07 gennaio 2008 ha stabilito che tali competenze siano certificate dal sindaco della città di riferimento. - i Servizi competenti in materia di politica urbana di Regioni e Stati Membri. - Università e Centri di Ricerca potenzialmente interessati alle tematiche del Programma. Si evidenzia che i soli Enti Pubblici e Organismi di diritto pubblico, così come definiti dall’art 1, comma 9, della Direttiva 2004/18 CE possono partecipare al Programma Urbact II in qualità di beneficiari. Le associazioni nazionali e internazionali di città nonché gli operatori del settore privato possono partecipare al Programma con propri fondi e nel rispetto della normativa in materia di concorrenza e aiuti di Stato. In fase di selezione verrà data priorità ai progetti che prevedono il coinvolgimento delle autorità regionali e locali competenti in materia di sviluppo urbano sostenibile e delle Autorità di Gestione dei diversi Programmi Operativi.
Piano finanziario
Il contributo comunitario (FESR) per il Programma è pari ad Euro 53.319.170 Euro per una disponibilità finanziaria complessiva, inclusi i cofinanziamenti nazionali e locali, pari ad Euro 67.817.875 (assistenza tecnica compresa). Per i partner provenienti dalle zone ammissibili all’o biettivo “Convergenza” la percentuale massima del contributo comunitario (FESR) è pari all’80%, mentre per i partner provenienti dalle zone degli obiettivi “Competitività e Occupazione” e “ Cooperazione Territoriale Europea” la percentuale massima del contributo comunitario (FESR) è pari all’70%. I partner norvegesi e svizzeri riceveranno dai rispettivi fondi nazionali un contributo massimo pari al 50%. Per quanto attiene i partner italiani, va specificato che il cofinanziamento nazionale è a totale carico del Fondo di Rotazione, ex delibera CIPE n. 36 del 15 giugno 2007, e viene erogato automaticamente in seguito all’approvazione del progetto.
Stato dell’arte (ultimo aggiornamento: ottobre 2013)
2007 2 ottobre 2007. Con Decisione della Commissione Europea n. E/2007/2063 − C(2007)4454 viene approvato il programma Operativo Urbact II. Dicembre 2007. Primo bando per la costituzione di reti tematiche e gruppi di lavoro. 2008 Febbraio 2008. Chiusura del primo bando per la costituzione di reti tematiche e gruppi di lavoro. Aprile 2008. Il Comitato di Monitoraggio approva il finanziamento della fase di sviluppo di 24 reti tematiche e di 7 gruppi di lavoro (6 mesi per le reti tematiche e 4 mesi per i gruppi di lavoro). Autunno 2008. Valutazione dei progetti approvati. Il Comitato di Monitoraggio approva il finanziamento della fase di implementazione di 21 reti tematiche e di 6 gruppi di lavoro. 2009 Gennaio 2009. Bando per l’istituzione di un gruppo di lavoro sull’implementazione da parte della città della Carta di Lipsia. 14 aprile 2009. Chiusura del bando per la selezione dei “National Dissemination Points” 7 aprile- 28 aprile 2009. Bando per la selezione di 7 esperti per il “Gruppo di Valutazione Esterna” del Programma Urbact II. Il bando per “Esperti tematici Urbact II” rimane aperto fino al 2010. 16 giugno 2009 – 25 settembre 2009 secondo bando per la costituzione di reti tematiche e gruppi di lavoro. Si evidenzia che le dichiarazioni di interesse dovranno essere inviate entro le ore 12.00 del 25 settembre tramite la procedura informatica “presage – cte”. Una copia, in formato .pdf, di quanto inserito tramite procedura informatica dovrà essere stampata, firmata, datata e inviata, assieme a tutti i documenti richiesti, al Segretariato Urbact ( Urbact Secretariat 194, Avenue du Président Wilson 93217 St Denis La Plaine – France). Il timbro postale NON deve essere successivo al 25 settembre 2009.
3-4 dicembre 2012. Si terrà a Copenhagen (Danimarca) la Conferenza annuale del Programma Urabct II. Quest’anno il tema della Conferenza sarà “Cities of tomorrow, action today” sulla base della comunicazione della Commissione Europea “Città del futuro. Sfide, idee, anticipazioni” dell’ottobre 20111.
I lavori si articoleranno in sessioni plenarie e in sessioni di workshop paralleli inerenti le principali sfide che le città europee stanno affrontando. Tra i relatori sono previsti Johannes Hahn, Commissario Europeo per la politica regionale; Jan Olbryct, membro del Parlamento Europeo e Presidente dell’Urban intergroup; Carsten Hansen, Ministro danese per le politiche abitative e gli affari urbani e rurali; Nordmund Popens, Vicedirettore generale della DG politica regionale; Franck Jensen, Sindaco di Copenhagen, nonché ulteriori rappresentanti della Commissione Europea.
Per ulteriori informazioni e per consultare il programma dell’evento si visiti il sito web della conferenza. Le registrazioni si chiuderanno il 9 novembre.
2013
Nell’incontro del 28 gennaio il Monitoring Committee del Programma Urbact II, presieduto da Claes Nilas, Segretario Permanente del Ministero danese per le politiche abitative e gli affari urbani e rurali, ha approvato l’elenco dei progetti della terza call ammessi alla seconda fase.
I progetti ammessi alla seconda fase, per quanto attiene la copertura tematica, esploreranno le principali sfide urbane quali, ad esempio, la rigenerazione urbana integrata, i sistemi di trasporto integrato, i mercati locali come driver per lo sviluppo economico, la riconversione delle aree urbane dismesse. Tra i progetti approvati si segnala il progetto USE-Act, (Urban Sustainable Environmental Actions- Azioni per lo sviluppo urbano sostenibile), proposto dal Comune di Napoli come capofila e che vede la partecipazione del Comune di Trieste in qualità di partner. Il progetto, in particolare, mira alla individuazione di strumenti per una pianificazione urbana capace di sviluppare su vasta scala, nuove opportunità insediative di più elevata qualità per persone e/o imprese, riducendo al massimo il consumo di nuovo suolo e i costi pubblici ad esso correlati e il consumo energetico.
Nell’ottobre 2013 è stato pubblicato un nuovo invito a presentare proposte che mira a selezionare fino a quattro reti pilota di capitalizzazione di buone pratiche nell’ambito dello sviluppo urbano integrato e sostenibile.
Terzo bando per la costituzione di reti tematiche
Quarto bando per la selezione di reti pilota
È stato pubblicato il 4 ottobre 2013 un nuovo invito a presentare proposte che mira a selezionare fino a quattro reti pilota di capitalizzazione di buone pratiche nell’ambito dello sviluppo urbano integrato e sostenibile.
I beneficiari target del IV bando sono le città, aree metropolitane , distretti, municipalità degli Stati Membri UE e dei due Stati partner (Norvegia e Svizzera). Il partenariato dovrà essere composto da un minimo di tre ad un massimo di cinque città, inclusa la città LP. I partners dovranno provenire da almeno tre diversi Stati Membri/Partners e almeno un partner dovrà provenire da una regione dell’obiettivo convergenza.
Il budget complessivo disponibile per ogni rete pilota potrà variare tra i 250.000 € e i 400.000 €, a seconda del numero di partners coinvolti nel progetto. Il tasso di cofinanziamento massimo FESR è del 70% per i partners provenienti da regioni dell’obiettivo competitività e dell’80% per i partners delle regioni dell’obiettivo convergenza.
La documentazione necessaria per la candidatura dovrà pervenire al Segretariato del Programma entro e non oltre le ore 14.00 del 4 novembre 2013.
Per ulteriori informazioni si rimanda al sito web del Programma http://urbact.eu/ e al Segretariato del Programma (m.houk@urbact.eu).
Strutture di gestione
Autorità di Gestione Ministère français en charge de la politique de la ville - Délégation Interministérielle à la Ville, 194 Avenue du Président Wilson 93217 Saint Denis la Plaine CEDEX
Autorità di Certificazione Caisse des Dépôts et Consignations (CDC) 15 Quai Anatole France, 75700 PARIS France
Autorità di Audit Commission Interministérielle de Coordination des Contrôles (CICC) France
National Dissemination Point
Cittalia - Centro ricerche delle città e dei comuni d’Italia
Contatti Nazionali
Ministero Infrastrutture e Trasporti
ing. Francesco Sirchi
(francesco.sirchi@mit.gov.it)
Progetti approvati del territorio regionale
Vai al sito