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04.11.2024 20:42

Prot. civile: Riccardi, su Tagliamento no ambientalismo da salotto

L'assessore è intervenuto questo pomeriggio al convegno dedicato alla sicurezza sull'asta del Tagliamento a 58 anni dall'alluvione di Latisana
Latisana, 4 nov - "Con l'ambientalismo da salotto e con le indecisioni che protratte nel tempo di fatto diventano decisioni, non si garantiscono sicurezza e i servizi primari ai cittadini. Sono passati 58 anni dall'alluvione di Latisana quando, il 4 novembre del 1966, alle 19:10, il fiume ruppe gli argini causando devastazione, portando morte e dolore. Da allora un'opera ritenuta fondamentale sul medio tratto dell'asta del corso è al centro di polemiche e petizioni strumentali, che dividono le comunità e non guardano al bene comune del nostro territorio".
Così l'assessore alla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia Riccardo Riccardi che questo pomeriggio ha partecipato ed è intervenuto al convegno "Latisana 4 novembre 1966-2024: 58esimo anniversario dell'alluvione", un momento di incontro, informazione, riflessione e confronto con esperti e con la cittadinanza organizzato dal Comune di Latisana in collaborazione con il Gruppo di volontari comunali di protezione civile della cittadina, anche per ricordare le persone che perirono nella disgrazia.
"L'arma della petizione non risolve, così come non aiuta la raccolta di firme che spesso va a carpire la buona fede della gente - ha sottolineato Riccardi, sostenendo la necessità di arrivare alla migliore soluzione possibile -. Questo è il tempo della responsabilità e tutti dobbiamo rendercene conto: un tempo nel quale è necessario agire, a difesa anche di coloro che creano divisione e ostacolo senza comprendere la reale portata di un'opera, assolutamente necessaria, qualsiasi essa dovesse essere. Sappiamo che la grande piena ritornerà: il nostro dovere è fare il possibile per proteggere popolazioni, territori e infrastrutture".
L'assessore Riccardi ha posto poi l'accento sugli interventi che sono stati eseguiti sul Tagliamento a seguito dell'emergenza Vaia: "Trenta milioni di opere nel solo bacino di questo grande fiume - ha ricordato l'esponente dell'Esecutivo -; lavori fondamentali, che hanno aumentato considerevolmente la resilienza del nostro territorio, che diversamente avrebbe scontato bilanci ben diversi a fronte degli eventi violenti e improvvisi che si sono succeduti dopo la tempesta e che continuano a minacciare il Friuli Venezia Giulia per un meteo profondamente mutato".
Riccardi ha ricordato anche i grandi passi avanti fatti dal Sistema di Protezione civile della nostra Regione dal post terremoto 1976: "Da allora abbiamo affrontato situazioni di emergenza e condizioni di criticità prima sconosciute, andando a creare un bagaglio di conoscenze e nozioni pratiche che non ha precedenti: oggi abbiamo la grande responsabilità di trasmettere questo sapere alle generazione che verranno, perché questa straordinaria esperienza continui nel tempo".
Durante il convegno, preceduto da un minuto di silenzio e dalla preghiera del parroco, monsignor Carlo Fant, sono state approfondite varie tematiche: è stato presentato il progetto della nuova sede della Protezione civile di Latisana, per la quale i lavori - in due lotti, per 1,5 milioni di euro complessivi - saranno consegnati nei primi mesi del 2025; sono stati spiegati i contenuti del Piano di emergenza comunale e sottolineata l'importanza del suo costante aggiornamento. Il direttore centrale della Protezione civile della Regione, Amedeo Aristei, ha quindi illustrato ai partecipanti al convegno il funzionamento del Sistema di Pc a livello regionale e nazionale. Lo storico locale Enrico Fantin ha ripercorso, infine, il dramma sociale ed economico che portò con sé l'alluvione del 1966.
A fare gli onori di casa è stato il sindaco di Latisana, Lanfranco Sette. Al termine del convegno, tramite gli altoparlanti, in piazza Indipendenza è stato diffuso il rumore dell'acqua del Tagliamento dopo la rottura degli argini. ARC/PT/ma