L'assessore al Forum internazionale a Firenze: premiano strategie
di valorizzazione dell'intero territorio, nel 2024 dal comparto
un miliardo di euro
Pordenone, 8 nov - "Il nostro Paese ha di fronte alcune
importanti sfide per aumentare la competitività e la
sostenibilità del settore turistico che passano necessariamente
per una nuova gestione dei flussi dei visitatori e per il
sostegno alle imprese impegnate nella "doppia transizione", verde
e digitale. In questo quadro diventano fondamentali alcuni
"asset": lo sviluppo turistico nella tutela degli ecosistemi come
quello montano o lagunare, la salvaguardia e valorizzazione delle
tradizioni dei territori e il turismo a servizio delle piccole
comunità, per esempio aree montane e antichi borghi. E' arrivato
il momento di valorizzare il nostro Paese nella sua interezza,
dando opportunità anche ai luoghi meno noti, ma non meno
interessanti. Nel nostro piccolo è ciò che, come Regione Friuli
Venezia Giulia, stiamo cercando di fare. E i risultati ci stanno
dando ragione".
E' quanto ha affermato questa sera l'assessore regionale alle
Attività produttive e Turismo, Sergio Emidio Bini, partecipando a
uno dei diversi panel di confronto tra istituzioni locali e i
maggiori operatori turistici, nell'ambito del Forum
internazionale del Turismo in corso oggi e domani alla Fortezza
Da Basso di Firenze. L'evento anticipa il G7 del Turismo in
programma, sempre nel capoluogo toscano, dal 13 al 15 novembre.
"L'anno scorso - ha ricordato Bini - abbiamo superato, per la
prima volta, quota 10 milioni di presenze turistiche. La maggior
parte di questi visitatori si concentra nelle località di mare -
Lignano e Grado - e nel capoluogo regionale, Trieste. Tuttavia,
abbiamo cercato di ampliare l'offerta - ha spiegato l'assessore -
valorizzando sempre di più aree e località meno conosciute e
puntando sulla destagionalizzazione. Le aree che hanno
maggiormente incrementato la loro vocazione turistica sono quelle
montane: rispetto al pre-Covid gli ambiti montani sono cresciuti
con valori che, a seconda delle zone, variano dal 12 al 34%".
"Per raggiungere questo traguardo - ha continuato l'esponente
dell'Esecutivo Fedriga - negli ultimi anni abbiamo avviato un
deciso cambio di passo sul fronte della promozione, a partire
dalla scelta di puntare sul claim identitario "Io Sono Friuli
Venezia Giulia", che si è già distinto come uno tra i più
riconoscibili ed efficaci sul panorama italiano. Abbiamo poi
scelto di potenziare l'offerta ricettiva regionale anche nelle
zone più carenti, investendo su alberghi diffusi,
riqualificazione delle unità abitative adibite a uso turistico e
strutture di alta qualità".
Bini ha inoltre evidenziato "la forte attenzione sul fronte della
sostenibilità e dell'inclusione sociale nell'ottica di un turismo
alla portata di tutti. Sono stati realizzati il portale web
"fvgpertutti", che contiene un'ampia mappatura delle strutture
ricettive e degli stabilimenti balneari valutandone il grado di
accessibilità per le persone con disabilità, e il progetto
"A-mare il mare" rivolto alle zone costiere per il sostegno di
progetti per il turismo accessibile".
"Secondo le recenti stime di Demoskopika, nel 2024 - ha concluso
l'assessore - la spesa turistica diretta in Friuli Venezia Giulia
si attesterà a circa un miliardo di euro, con una crescita del
10,2% rispetto all'anno scorso e un raddoppio rispetto agli anni
pre-pandemia. Numeri che sono il risultato delle strategie e
delle politiche che abbiamo messo in atto nel continuo confronto
con gli operatori del settore".
ARC/LIS/al
L'assessore regionale Sergio Emidio Bini durante il suo intervento al Forum internazionale del Turismo a Firenze.
L'assessore al Turismo del Fvg, Sergio Emidio Bini al Forum internazionale del Turismo in corso a Firenze.
L'assessore regionale Sergio Emidio Bini, secondo da sinistra, accanto al ministro del Turismo Daniela Santanché, al Forum internazionale del Turismo a Firenze.