Al via la sperimentazione della nuova piattaforma software
Udine, 9 nov - "Con la piattaforma informatica 'Bim', messa a
disposizione dalla Regione, in stretta sinergia con ComPa,
andiamo a formare tutta la struttura della Regione e in
particolare gli ordini professionali. Con il processo di
introduzione del modello 'Building information modeling', inteso
come sistema informativo digitale, si va a gestire le
informazioni lungo l'intero ciclo di vita di una struttura
edilizia: dalla fase di progettazione iniziale, attraverso la
costruzione, alla manutenzione e fino allo smaltimento finale. Un
percorso importante, a servizio della Rete delle stazioni
appaltanti, avviato di concerto con le forme associative degli
Enti locali e dei costruttori, col coinvolgimento degli ordini
professionali".
A darne notizia è stata l'assessore alle Infrastrutture e
Territorio del Friuli Venezia Giulia, Cristina Amirante, che ha
portato all'attenzione della Giunta una generalità legata proprio
al processo di introduzione alla metodologia Bim (Building
information modeling) e alla sua attività di sperimentazione da
parte di Insiel.
Entrando nel dettaglio, Amirante ha spiegato che "dal primo
gennaio del 2025, per la progettazione e la realizzazione di
opere di nuova costruzione e per gli interventi su costruzioni
esistenti per importi, a base di gara, superiori a un milione di
euro, le stazioni appaltanti debbano obbligatoriamente adottare
metodi e strumenti di gestione innovativa digitale delle
costruzioni, con riferimento alle norme tecniche di cui al
regolamento dell'Unione Europea numero 1025 del 2012. La
piattaforma 'Bim' va in questa direzione: parliamo, infatti, di
un sistema informatico digitale delle costruzioni, composto dal
modello digitale 3D integrato con i dati, in cui operano tutti
gli attori del processo di un'opera pubblica".
"L'introduzione della metodologia 'Bim' ha una portata molto
importante dal punto di vista operativo, poiché permette di
utilizzare nuovi strumenti software, perché apre a nuove modalità
di interlocuzione con progettisti, direttori lavoro, imprese e
collaudatori, e perché assolve alla necessità di predisporre
nuovi documenti specifici, quali ad esempio i capitolati
informativi obbligatori in fase di procedura di selezione del
contraente - ha spiegato, ancora, l'assessore regionale alle
Infrastrutture -. Agevola chi opera nella Rete sul fronte
organizzativo, per gli adempimenti preliminari obbligatori, dal
punto di vista informatico e anche sotto il profilo culturale
poiché va a centralizzare le informazioni relative non solo alla
realizzazione, ma soprattutto alla conduzione di un'opera
pubblica".
ARC/PT/pph