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09.11.2024 11:09

Infrastrutture: Amirante, con Bim rete Regione e ordini professionali

Al via la sperimentazione della nuova piattaforma software

Udine, 9 nov - "Con la piattaforma informatica 'Bim', messa a disposizione dalla Regione, in stretta sinergia con ComPa, andiamo a formare tutta la struttura della Regione e in particolare gli ordini professionali. Con il processo di introduzione del modello 'Building information modeling', inteso come sistema informativo digitale, si va a gestire le informazioni lungo l'intero ciclo di vita di una struttura edilizia: dalla fase di progettazione iniziale, attraverso la costruzione, alla manutenzione e fino allo smaltimento finale. Un percorso importante, a servizio della Rete delle stazioni appaltanti, avviato di concerto con le forme associative degli Enti locali e dei costruttori, col coinvolgimento degli ordini professionali".

A darne notizia è stata l'assessore alle Infrastrutture e Territorio del Friuli Venezia Giulia, Cristina Amirante, che ha portato all'attenzione della Giunta una generalità legata proprio al processo di introduzione alla metodologia Bim (Building information modeling) e alla sua attività di sperimentazione da parte di Insiel.

Entrando nel dettaglio, Amirante ha spiegato che "dal primo gennaio del 2025, per la progettazione e la realizzazione di opere di nuova costruzione e per gli interventi su costruzioni esistenti per importi, a base di gara, superiori a un milione di euro, le stazioni appaltanti debbano obbligatoriamente adottare metodi e strumenti di gestione innovativa digitale delle costruzioni, con riferimento alle norme tecniche di cui al regolamento dell'Unione Europea numero 1025 del 2012. La piattaforma 'Bim' va in questa direzione: parliamo, infatti, di un sistema informatico digitale delle costruzioni, composto dal modello digitale 3D integrato con i dati, in cui operano tutti gli attori del processo di un'opera pubblica".

"L'introduzione della metodologia 'Bim' ha una portata molto importante dal punto di vista operativo, poiché permette di utilizzare nuovi strumenti software, perché apre a nuove modalità di interlocuzione con progettisti, direttori lavoro, imprese e collaudatori, e perché assolve alla necessità di predisporre nuovi documenti specifici, quali ad esempio i capitolati informativi obbligatori in fase di procedura di selezione del contraente - ha spiegato, ancora, l'assessore regionale alle Infrastrutture -. Agevola chi opera nella Rete sul fronte organizzativo, per gli adempimenti preliminari obbligatori, dal punto di vista informatico e anche sotto il profilo culturale poiché va a centralizzare le informazioni relative non solo alla realizzazione, ma soprattutto alla conduzione di un'opera pubblica". ARC/PT/pph